Roger Ver, conosciuto anche come “Bitcoin Jesus”, ora sostenitore di Bitcoin Cash, è stato citato in giudizio per oltre 20 milioni di dollari da Genesis Trading, che lo accusa di non aver saldato alcune opzioni in criptovalute prima della scadenza del contratto.
A Ver sono stati concessi 20 giorni per rispondere all’atto di citazione, dopodiché sarà costretto a pagare il risarcimento.
Nel documento della causa si legge che le operazioni in opzioni in questione sono scadute il 30 dicembre 2022. In caso di mancata risposta all’atto di citazione, Ver dovrà rimborsare almeno 20.869.788 dollari, oltre a costi, spese e onorari legali di Genesis.
Tuttavia, Ver sostiene di non essere obbligato a pagare la somma che Genesis richiede.
Secondo Ver infatti, Genesis era obbligata a rimanere solvente per poter pretendere quella somma di denaro.
“Ho a disposizione fondi sufficienti per pagare a Genesis le somme presumibilmente dovute e sono felice di pagare quanto effettivamente dovuto. Tuttavia, Genesis era tenuta, in base al nostro accordo, a rimanere solvente”, ha scritto Ver in risposta a un post nel subreddit di Bitcoin.
Non è la prima volta che Ver finisce in guai legali in questo bear market. A luglio 2022, l’exchange di criptovalute CoinFlex, con sede alle Seychelles, ha citato Ver in giudizio per una somma di 47 milioni di dollari che Ver non avrebbe rimborsato.
Roger Ver ha pubblicamente negato di essere in debito con CoinFlex e ha persino affermato che è l’exchange a dovergli dei soldi.
Genesis Trading, società di lending di criptovalute facente parte del gruppo Digital Currency Group, ha dichiarato bancarotta il 19 gennaio.
In data 23 gennaio 2023, un avvocato di Genesis ha recentemente dichiarato a un tribunale di Manhattan che un accordo con i creditori potrebbe essere raggiunto entro questa settimana.
La denuncia è stata presentata da GGC International Ltd., un’entità registrata nelle Isole Vergini Britanniche che fa parte della struttura aziendale di Genesis.
