Il 26 gennaio 2023 il presidente di Panama Laurentino Cortizo ha inviato alla Corte Suprema la legge sulle criptovalute approvata lo scorso anno per una revisione. Egli ha affermato che la legge viola i valori fondamentali della Costituzione ed è quindi inapplicabile. Il disaccordo sulla legislazione panamense in materia di criptovalute richiede alla Corte Suprema di Panama di pronunciarsi sul futuro del mercato dei crypto asset nel Paese.
La Corte Suprema dovrà quindi decidere se dichiarare il disegno di legge n.697 inapplicabile o se approvarlo con delle modifiche.
Dopo aver posto il veto parziale al disegno di legge nel mese di giugno, il presidente Cortizo ha anche affermato che la procedura utilizzata per approvarlo era insufficiente. Il presidente sostiene che la legislazione richiedeva un lavoro aggiuntivo per essere conforme alle nuove regole suggerite dalla Financial Action Task Force per aumentare la trasparenza fiscale e combattere il riciclaggio di denaro.
Il Presidente ha approvato la legge, ma non la firmerà fino a quando non saranno incluse norme più severe contro il riciclaggio di denaro (AML).
Inoltre, secondo un comunicato ufficiale, l’ufficio del presidente considera gli articoli 34 e 36 del disegno di legge inapplicabili perché violano la separazione dei poteri dello Stato e stabiliscono strutture amministrative all’interno del governo.
Il disegno di legge consente l’uso privato e pubblico delle criptovalute. In questo modo i cittadini panamensi possono concordare liberamente l’uso di criptovalute, come Bitcoin ed Ethereum, come metodo di pagamento alternativo per qualsiasi operazione civile o commerciale.
Inoltre, il disegno di legge regolamenterebbe la tokenizzazione di metalli preziosi e l’emissione di valuta digitale. L’autorità governativa per l’innovazione esaminerà anche la digitalizzazione dell’identità utilizzando la tecnologia blockchain o distributed ledger.
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